Cosa si intende per insolvenza e quali sono le sue implicazioni?

Cosa si intende per insolvenza e quali sono le sue implicazioni?

Esplorando le sfide finanziarie delle imprese e i rimedi disponibili

L’insolvenza è un termine che suscita preoccupazione tra gli imprenditori e gli investitori, poiché può segnalare gravi difficoltà finanziarie per un’azienda. Comprendere cosa significa esattamente essere insolventi e quali siano le conseguenze è fondamentale per gestire correttamente le finanze e proteggere gli interessi degli stakeholder. In questo articolo, esamineremo da vicino il concetto di insolvenza, i segnali che indicano quando un’azienda è insolvente, e i rimedi disponibili per affrontare questa situazione.

Cosa si intende per insolvenza?

L’insolvenza si verifica quando un’azienda non è in grado di pagare i propri debiti quando diventano dovuti. Questo può derivare da una mancanza di liquidità, ovvero di fondi disponibili, per soddisfare gli obblighi finanziari, o da un eccessivo indebitamento che supera la capacità dell’azienda di rimborsare i creditori. L’insolvenza può essere temporanea o permanente, a seconda della gravità della situazione finanziaria dell’azienda e delle sue prospettive future.

Quando un’azienda viene dichiarata insolvente?

L’insolvenza di un’azienda può essere dichiarata in diversi modi, a seconda della giurisdizione e delle leggi locali. Tuttavia, ci sono alcuni indicatori chiave che suggeriscono che un’azienda potrebbe essere insolvente:

  1. Difficoltà nel pagare i debiti: Se un’azienda non è in grado di pagare i fornitori, gli interessi sui prestiti o altre passività quando diventano dovuti, è un segno chiaro di insolvenza.
  2. Ritardi nei pagamenti: I ritardi continui nei pagamenti verso i creditori possono indicare problemi finanziari sottostanti e la mancanza di liquidità.
  3. Diminuzione dei flussi di cassa: Se i flussi di cassa dell’azienda sono insufficienti per coprire i costi operativi e finanziari, potrebbe essere un segnale di insolvenza imminente.
  4. Aumento dell’indebitamento: Un rapido aumento dell’indebitamento senza una corrispondente crescita delle entrate può portare a problemi di insolvenza nel lungo periodo.

Una volta che un’azienda è stata dichiarata insolvente, possono essere intraprese diverse azioni legali da parte dei creditori per recuperare i propri crediti. Questo può includere procedure di insolvenza come il fallimento o l’amministrazione controllata, a seconda delle leggi e delle normative locali.

Rimedi contro l’insolvenza

Esistono diversi rimedi che un’azienda insolvente può adottare per affrontare la propria situazione finanziaria:

  1. Rinegoziazione dei debiti: L’azienda può cercare di negoziare con i creditori per ridurre i pagamenti dei debiti, estendere i termini di pagamento o ristrutturare il debito per renderlo più gestibile.
  2. Razionalizzazione delle attività: Riducendo i costi superflui e ottimizzando le operazioni, l’azienda può migliorare la propria redditività e la sua capacità di generare flussi di cassa positivi.
  3. Ricerca di finanziamenti aggiuntivi: L’azienda può cercare finanziamenti esterni, come prestiti o investimenti, per ottenere liquidità aggiuntiva e superare il periodo di difficoltà finanziaria.
  4. Riorganizzazione aziendale: Una completa riorganizzazione aziendale potrebbe essere necessaria per ridimensionare l’azienda, concentrarsi sulle attività più redditizie e ridurre al minimo le perdite.

È importante notare che i rimedi contro l’insolvenza possono variare a seconda della gravità della situazione e delle circostanze specifiche dell’azienda. In alcuni casi, potrebbe essere necessario ricorrere a procedure di insolvenza più drastiche, come il fallimento, per liquidare l’azienda e pagare i creditori in modo equo.

Conclusioni

L’insolvenza è una sfida finanziaria significativa per qualsiasi azienda e può avere conseguenze gravi se non viene gestita prontamente ed efficacemente. Comprendere i segnali di insolvenza e agire tempestivamente per affrontare la situazione è essenziale per proteggere gli interessi degli stakeholder e preservare il valore dell’azienda. Con i giusti rimedi e una pianificazione oculata, molte aziende possono superare con successo le difficoltà finanziarie e tornare alla stabilità e alla prosperità.

Come proteggere la tua azienda dai cyber risk: le assicurazioni sono la risposta?

Come proteggere la tua azienda dai cyber risk: le assicurazioni sono la risposta?

Esploriamo l’importanza delle assicurazioni contro i cyber risk, le minacce più comuni e le strategie per mitigarle

Nell’era digitale in cui viviamo, le minacce informatiche rappresentano una sfida sempre più pressante per le aziende di ogni dimensione e settore. Con l’aumento delle attività online e della dipendenza dalla tecnologia, le vulnerabilità informatiche sono diventate una realtà con cui tutti devono confrontarsi. Ma cosa sono esattamente i cyber risk, quanto sono frequenti e, soprattutto, come possiamo tutelarci da essi? In questo articolo, esploreremo queste domande cruciali, concentrandoci sull’importanza delle assicurazioni contro i cyber risk, sulle minacce più comuni e sulle strategie per mitigare i rischi.

Cosa sono i cyber risk?

I cyber risk si riferiscono alla vasta gamma di minacce informatiche che possono compromettere la sicurezza e l’integrità dei dati e dei sistemi informatici di un’azienda. Queste minacce possono includere attacchi di malware, hacking, phishing, furto di dati, interruzioni del servizio e molto altro ancora. Le conseguenze di tali attacchi possono essere devastanti, con perdite finanziarie, danni alla reputazione dell’azienda e violazioni della privacy dei clienti.

Quanto sono frequenti i cyber risk?

I cyber risk sono diventati sempre più comuni e diffusi, con un numero crescente di aziende che sono state vittime di attacchi informatici negli ultimi anni. Nessuna azienda è immune da queste minacce, indipendentemente dalle dimensioni o dal settore di appartenenza. Le statistiche mostrano che le violazioni dei dati sono in costante aumento, con conseguenze finanziarie significative per le aziende colpite. Pertanto, è essenziale che le aziende adottino misure preventive efficaci per proteggersi da tali rischi.

Come ci si può tutelare tramite assicurazioni ai cyber risk?

Una delle principali strategie per proteggere un’azienda dai cyber risk è investire in assicurazioni specifiche per la cybersecurity. Queste polizze forniscono una copertura finanziaria in caso di violazione dei dati, perdite finanziarie dovute a interruzioni del servizio o danni alla reputazione dell’azienda a seguito di un attacco informatico.

Le assicurazioni ai cyber risk possono offrire una serie di vantaggi, tra cui:

  1. Copertura delle spese legali e delle riparazioni: Le assicurazioni possono coprire le spese legali e i costi di riparazione dei danni causati da un attacco informatico, compresi i costi di recupero dei dati e di ripristino dei sistemi.

  2. Protezione finanziaria: Le polizze possono fornire un sostegno finanziario in caso di perdite finanziarie dovute a interruzioni del servizio o danni alla reputazione dell’azienda.

  3. Assistenza nella gestione delle crisi: Le compagnie assicurative possono fornire supporto nella gestione delle crisi, aiutando le aziende a gestire la comunicazione con i clienti e il pubblico durante un attacco informatico.

  4. Miglioramento della sicurezza: Alcune polizze possono includere servizi di consulenza e valutazione della sicurezza informatica per aiutare le aziende a migliorare le proprie difese contro i cyber risk.

Tuttavia, è importante notare che le assicurazioni contro i cyber risk non sono una soluzione completa. È essenziale che le aziende adottino anche misure preventive robuste, come l’implementazione di politiche di sicurezza informatica, la formazione del personale e l’uso di software antivirus e firewall aggiornati.

In conclusione, i cyber risk rappresentano una minaccia sempre più grave per le aziende di oggi, ma investire in assicurazioni specifiche per la cybersecurity può fornire una protezione preziosa. Tuttavia, queste assicurazioni dovrebbero essere integrate con misure preventive efficaci per garantire una difesa completa contro le minacce informatiche in continua evoluzione.

 
WHISTLEBLOWING

WHISTLEBLOWING

In caso di omissioni o carenze nella gestione dei canali di segnalazione whistleblowing, quali polizze si attivano?

Può accadere infatti che un’impresa assicurata commetta degli errori nell’allinearsi alla nuova normativa e da questo derivi un illecito per il quale è possibile che riceva una richiesta di risarcimento da parte del terzo coinvolto.

La vittima in questo caso sarebbe l’eventuale whistleblower che dovesse subire ritorsioni da parte dei suoi superiori, ad esempio, perché la sua identità è stata rivelata per un’errata o insufficiente procedura di protezione della sua identità.

La domanda da porsi è: un’eventualità del genere sarebbe coperta da una polizza?

 

In mancanza di una specifica esclusione, è possibile che una polizza D&O, o una Cyber Liability, rispondano trattandosi di un illecito trattamento di dati da proteggere, la cui responsabilità risalirebbe al Dpo dell’azienda stessa o al direttore che ricopre tale funzione.

Come noto, uno dei capisaldi della copertura prestata dalle polizze di assicurazione della responsabilità delle figure apicali di un’azienda si muove nell’ambito di operatività del dlgs 231/2001 e quindi dei modelli di gestione dallo stesso previsti. Ed è probabile che questa normativa sia ancora troppo recente per avere determinato l’imposizione di esclusioni dedicate da parte delle compagnie di assicurazione.

 

È anche possibile immaginare che le società terze che provvederanno al trattamento dei dati dei whistleblowers, in ottemperanza alla normativa prevista dal decreto, commettano un errore nello svolgere la loro attività. O che debba rispondere di questo l’autore materiale del software di gestione, dedicato all’occultamento dell’identità del segnalante o delle persone a lui vicine. Si tratterebbe dunque di danni che ricadrebbero nell’alveo della responsabilità contrattuale, ovvero della responsabilità professionale attinente l’attività della società che gestisce o sia autrice del software medesimo.

 

Quelli sopra indicati rappresentano solo alcuni dei contratti assicurativi interessabili dalla normativa di settore, ma altre eventualità potranno certamente divenire oggetto di richieste da parte degli assicurati e alle compagnie di assicurazione spetterà decidere se offrire prodotti ad hoc per coprirne le conseguenze.

 
 
Cosa implica veramente la Risk Governance per le aziende?

Cosa implica veramente la Risk Governance per le aziende?

 

Scopri come intercettare i segnali di cambiamento e proteggere il tuo business attraverso una governance del rischio efficace

Nel mondo imprenditoriale in continua evoluzione, dove ogni giorno emergono nuove sfide e opportunità, la capacità di anticipare i cambiamenti e mitigare i rischi diventa cruciale per il successo a lungo termine di un’azienda. Ma cosa significa veramente implementare una governance del rischio? E come può un’azienda intercettare i segnali di cambiamento che possono impattare sul suo business?

Comprendere la Risk Governance: Fondamenta per il Successo Aziendale

La Risk Governance, o governance del rischio, è un concetto complesso che va oltre la semplice gestione dei rischi. Si tratta di un approccio strategico e integrato che coinvolge l’identificazione, la valutazione, il monitoraggio e il controllo dei rischi che possono influenzare il raggiungimento degli obiettivi aziendali. Ma perché è così importante per le aziende?

Proteggere il Valore Aziendale

Una corretta governance del rischio aiuta a proteggere il valore aziendale. Questo valore può essere minacciato da una vasta gamma di fattori, tra cui rischi operativi, finanziari, legali, reputazionali e ambientali. Una Risk Governance efficace consente all’azienda di identificare e mitigare questi rischi in modo tempestivo, riducendo così l’impatto negativo sul valore complessivo dell’azienda.

Anticipare i Cambiamenti del Mercato

Il mondo degli affari è in costante evoluzione, con cambiamenti tecnologici, normativi, geopolitici e sociali che possono avere un impatto significativo sulle operazioni aziendali. Una buona governance del rischio consente all’azienda di monitorare attentamente l’ambiente esterno e di intercettare i segnali di cambiamento in anticipo, consentendo così di adattarsi rapidamente e mantenere un vantaggio competitivo.

Migliorare la Pianificazione Strategica

La Risk Governance fornisce una base solida per una pianificazione strategica efficace. Identificando i rischi e valutando le loro potenziali conseguenze, l’azienda può sviluppare strategie di mitigazione mirate e pianificare con maggiore precisione il futuro. Questo permette all’azienda di prendere decisioni informate e di ridurre l’incertezza associata all’ambiente operativo.

Favorire la Responsabilità e la Trasparenza

Una governance del rischio ben strutturata favorisce la responsabilità e la trasparenza all’interno dell’azienda. Definendo chiaramente i ruoli e le responsabilità per la gestione dei rischi, l’azienda promuove una cultura in cui tutti i dipendenti sono consapevoli dei rischi e contribuiscono attivamente alla loro gestione. Ciò aumenta la fiducia degli investitori, dei clienti e delle altre parti interessate nell’azienda.

Conclusioni

In conclusione, la Risk Governance è molto più di una semplice gestione dei rischi. È un approccio strategico e integrato che aiuta le aziende a proteggere il loro valore, anticipare i cambiamenti del mercato, migliorare la pianificazione strategica e favorire la responsabilità e la trasparenza. Implementare una governance del rischio efficace richiede impegno e risorse, ma i benefici a lungo termine per il successo aziendale ne valgono sicuramente la pena.

Il modello di investimento deal-by-deal

Il modello di investimento deal-by-deal

 

Il modello di investimento deal-by-deal può essere interessante sia per i gestori degli investimenti che per gli investitori, come alternativa a un fondo di investimento tradizionale

Il concetto è semplice. Il gestore degli investimenti identifica un’unica opportunità di investimento, raccoglie capitale dagli investitori per finanziare l’investimento e quindi istituisce un veicolo di investimento dedicato (uno SPV) per acquisire, mantenere e quindi uscire dall’investimento. Gli investitori ricevono azioni o interessi nella SPV in cambio del loro denaro, che non può essere utilizzato dalla SPV per nessun altro scopo.

Confrontatelo con un fondo di investimento tradizionale, dove all’inizio non vengono identificati investimenti particolari. Il gestore degli investimenti raccoglie impegni di capitale da parte degli investitori che possono essere utilizzati dal gestore degli investimenti per effettuare investimenti che corrispondono alla strategia di investimento del fondo e rientrano nei limiti di investimento stabiliti.

I vantaggi di un modello deal-by-deal per un gestore degli investimenti includono: Facilità di raccolta di capitali: spesso può essere più semplice raccogliere capitali per una singola operazione rispetto a un fondo tradizionale. Migliori prospettive di carry interest: il carry interest tende a essere pagato prima (all’uscita dall’investimento piuttosto che alla fine della vita del fondo) e più frequentemente (la performance di ciascuna operazione è separata dalla performance di altre operazioni) , e l’ostacolo è più facilmente superabile grazie alle minori commissioni di gestione.

Onere normativo ridotto: i fondi di investimento tradizionali tendono ad essere soggetti a obblighi normativi e di rendicontazione che non si applicano ai veicoli di investimento mono-asset.

Ma quali sono i vantaggi per un investitore? Perché dovrebbero considerare di investire in un veicolo di investimento single-asset? Visibilità e scelta: gli investitori hanno completa visibilità sull’investimento che la SPV effettuerà e possono scegliere se investire o meno. Migliore accesso alle operazioni: i gestori degli investimenti che adottano una strategia deal-by-deal non sono vincolati da una particolare strategia di investimento o da restrizioni sugli investimenti, il che può portare all’accesso (per gli investitori) a una più ampia varietà di operazioni, alcune delle quali potrebbero essere nascoste di un fondo di investimento tradizionale.

Commissione di gestione ridotta: un fondo di investimento tradizionale addebiterà una commissione di gestione fissa (di solito circa il 2% annuo) in base al capitale impegnato, indipendentemente dal fatto che sia stato distribuito o meno. Le strutture deal-by-deal tendono ad addebitare una commissione inferiore, in base al valore dell’operazione (ad esempio, l’1% annuo) e solo una volta acquisito l’investimento. Nessun costo di interruzione: a differenza di un fondo tradizionale, eventuali costi derivanti da un’opportunità di investimento interrotta sono a carico del gestore degli investimenti, non degli investitori. Se un’operazione si chiude con successo, potrebbe essere applicata una commissione di chiusura per compensare il gestore degli investimenti per il lavoro svolto nel portare l’operazione a quel punto.

Immergersi: investire in un accordo deal-by-deal consente agli investitori di investire un importo inferiore e “immergersi” con un particolare gestore degli investimenti o classe di attività senza essere vincolati a un fondo di investimento. Rendimenti anticipati: i veicoli di investimento a asset singolo tendono a fornire un rendimento anticipato rispetto ai fondi di investimento tradizionali (la durata standard per un fondo PE è di 10-12 anni). Il periodo di investimento è minimo o nullo (poiché l’asset è già stato identificato) e c’è solo un asset per il quale trovare un’uscita. Ciò potrebbe essere adatto agli investitori con un orizzonte temporale di investimento più breve.

Opportunità di apprendimento: gli investitori inesperti, come i membri della famiglia dietro un family office, o quelli nuovi ad una particolare classe di asset, possono utilizzare l’esperienza derivante dagli investimenti deal-by-deal (ad esempio l’esposizione al team di investimento e la visibilità sugli investimenti) come un’opportunità di apprendimento. Questi vantaggi possono essere molto allettanti, ma ci sono anche degli svantaggi di cui gli investitori dovrebbero essere consapevoli. Nessuna diversificazione: naturalmente, un investimento in un unico veicolo di investimento patrimoniale concentra tutto il rischio in quell’investimento. Gli investitori dovrebbero utilizzare gli investimenti in una struttura operazione per operazione come parte del loro portafoglio più ampio. Risorse per gli investitori: un investitore in una singola operazione deve avere il tempo e le competenze per valutare l’investimento e decidere (rapidamente, altrimenti si potrebbe perdere l’opportunità) se investire o meno.

Spetta all’investitore e non al gestore degli investimenti decidere se è giusto o meno per lui. L’investitore dovrà inoltre dedicare tempo ed energie alla negoziazione dei termini dell’accordo con il gestore degli investimenti, sebbene a volte questi possano essere concordati in anticipo. Costi amministrativi: i costi amministrativi per tutta la durata di un singolo asset deal possono essere proporzionalmente più alti rispetto a quelli di un fondo tradizionale (poiché è necessario creare un nuovo veicolo per ogni operazione), sebbene ciò possa essere compensato dall’assenza di una commissione di gestione e dalla regolamentazione ridotta e oneri di segnalazione.

Questioni di tempistica/credibilità: per ogni operazione è necessario raccogliere capitali e dare agli investitori il tempo di valutare l’investimento.